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Ortofloricola San Giorgio

Categoria: Vegetale
Regione: SICILIA
Area: 120 Ha

 

La tenuta San Giorgio è un posto dal fascino ineguagliabile situato tra l'Etna e il mare in uno degli angoli più suggestivi di Sicilia, territorio rigoglioso di giardini d'arance.

Cuore pulsante del dominio è l'Azienda Ortofloricola San Giorgio, 120 ettari di estensione, la maggior parte dei quali destinati alla coltura biologica di pregiate varietà di agrumi.

E non potrebbe essere diversamente visto che geograficamente siamo in quel triangolo di terra tra Scordia, Lentini e Palagonia che da sempre è zona d'elezione di strepitose arance rosse. Abitato durante la Preistoria dai Siculi e Sicani che vivevano in grotte scavate nelle rocce calcaree, ancora oggi visibili, la tenuta San Giorgio già nel 1400 apparteneva agli antenati degli attuali proprietari.

Scarica il pdf della certificazione nr.1 BIO ICEA dell'azienda cliccando sull'immagine a fianco download Scarica il pdf della certificazione nr.2 BIO ICEA dell'azienda cliccando sull'immagine a fianco download Scarica il pdf della certificazione nr.3 BIO ICEA dell'azienda cliccando sull'immagine a fianco download

 

 

 

ATTIVITA' di PRODUZIONE

 

yes VEGETALE no ZOOTECNICA no ACQUACULTURA
no APISTICA no VITIVINICOLA no VIVAISTICO-SEMENTERIA

 

 

 

 

AZIENDA

 

La tenuta San Giorgio è un posto dal fascino ineguagliabile situato tra l'Etna e il mare in uno degli angoli più suggestivi di Sicilia, territorio rigoglioso di giardini d'arance. Cuore pulsante del dominio è l'Azienda Ortofloricola San Giorgio, 120 ettari di estensione, la maggior parte dei quali destinati alla coltura biologica di pregiate varietà di agrumi.E non potrebbe essere diversamente visto che geograficamente siamo in quel triangolo di terra tra Scordia, Lentini e Palagonia che da sempre è zona d'elezione di strepitose arance rosse. Abitato durante la Preistoria dai Siculi e Sicani che vivevano in grotte scavate nelle rocce calcaree, ancora oggi visibili, la tenuta San Giorgio già nel 1400 apparteneva agli antenati degli attuali proprietari. Durante le colonizzazioni greche,arabe,sveve e spagnole le coltivazioni nella “Grande Piana”, infetta da malaria e con il suo clima caldo – umido erano cotone, canna da zucchero e persino riso e sorgo. Tutta la tenuta “San Giorgio” è molto influenzata dal vulcano Etna che generosamente sparge le sue fertili ceneri su queste terre del Sud. Il risultato di tutto ciò è un terreno misto di lava decomposta e ricca di minerali e calcare caratteristiche che rendono i nostri agrumi biologici profumati e saporiti oltre che sani e genuini. Queste caratteristiche sono uniche al mondo, tanto che le arance rosse crescono solo in questa zona della Sicilia e in nessun'altra parte del mondo e sono protette dal marchio I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta) Arancia Rossa di Sicilia riconosciuto dall'Unione Europea. San Giorgio è oggi una fiorente azienda agrumicola, dal 2009 convertita all'Agricoltura Biologica e nel 2003 dichiarata Patrimonio Naturale e Culturale dall'Organizzazione Europea dei Proprietari Terrieri. L’intera azienda agricola è controllata da Check Fruit:Organismo autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per l’attività di controllo di cui all’art. 10 del Reg. CE 510/2006, ed è preposto alla verifica del rispetto del disciplinare e del Piano di Controllo in ogni fase del processo produttivo, dalle aziende agricole fino all’immissione nel mercato. Quindi La produzione di agrumi è l’attività principale e comprende le seguenti varietà:arance rosse pigmentate, arance “bionde”, mandarini, clementine e vari ibridi. Coltiviamo i nostri agrumi esclusivamente secondo il metodo dell'agricoltura biologica, cioè senza l'uso di pesticidi, conservanti e altre sostanze chimiche. Le arance biologiche non offrono solo vantaggi nutrizionali: l'assenza totale di sostanze chimiche fa si che il profumo e il sapore delle arance biologiche siano più intensi e forti in quanto non vengono nascosti da altri odori artificiali. L’alimentazione a base di prodotti biologici si rivela quindi ideale per chi vuole unire una vita sana al piacere di mangiar bene. La nostra produzione di agrumi biologici è certificata da ICEA, organismo internazionale di controllo della produzione biologica riconosciuto dal Ministero per le Politiche Agricole. La raccolta avviene manualmente a partire da fine settembre sino a giugno e la produzione media per pianta è di 90 Kg circa, mentre ogni operatore raccoglie 1000 Kg. di frutta giornalmente.All'interno dell'Azienda uno staff di tecnici specializzati nelle produzioni biologiche unisce innovazione tecnologica a tradizione agricola. In questi primi anni abbiamo affidato la lavorazione dei nostri prodotti a dei centri di lavorazione specializzati e tutti rigorosamente controllati sempre dagli organismi internazionali della produzione biologica riconosciuti dal Ministero per le Politiche Agricole ma è già in costruzione il nostro magazzino che sarà dotato di tutti gli impianti di nuova tecnologia,idrocooling per il raffreddamento rapido, linea incassettamento, retinatrice agrumi.I prodotti verranno esclusivamente lavorati presso il magazzino dell'Azienda Agricola San Giorgio, dove personale specializzato provvederà alla: selezione del prodotto, calibratura, lavaggio, confezionamento. I nostri prodotti sono confezionati e commercializzati in contenitori di peso variabile che tengono sempre conto di tutte le particolari esigenze e richieste del mercato. Al fine di garantire la conformità e la qualità del prodotto commercializzato, l'Azienda Agricola San Giorgio svolge un monitoraggio continuo sulla produzione e sulla lavorazione: Analisi della materia prima; analisi del terreno; analisi dei prodotti acquistati (piantine, semi…); analisi fisico-microbiologiche dell'acqua di magazzino; analisi microbiologiche delle principali linee di lavorazione. L'azienda agricola è dedita anche alla coltivazione in serra di pomodorini e altri ortaggi; attualmente la superficie impegnata è di 6000 mq con il sistema idroponico a “circolo chiuso” dove un esercito di bombi (Bombix bombix), importato dall’Olanda si occupa dell’impollinazione dei fiori. Grande interesse, in questi anni, con notevoli risultati è rivolto anche al centro della tenuta dove c'è la Villa Aranjaya, dimora di charme che coniuga comfort ed eleganza, posto ideale per il riposo e il relax.

 

 

STORIA DEGLI AGRUMI

 

Introdotti in occidente in epoca relativamente recente, furono importati dagli Arabi verso l'undicesimo secolo, come risulta dai documenti risalenti al periodo della dominazione araba: il termine arancio deriva dal persiano "narany", che poi sia lo spagnolo (con "naranja") sia altre lingue neolatine hanno essenzialmente conservato. Provengono dall'Asia e i primi esemplari giunti in Europa (che raggiunsero le coste della Spagna e della Sicilia) furono piante di arance amare, spinose, utilizzate al solo scopo di ornare i giardini degli aristocratici (in tempi antichi furono il frutto sacrificale utilizzato nelle cerimonie religiose). Ancora agli inizi del XVI secolo possedere un agrumeto era ritenuta condizione essenziale per le corti raffinate: Leonardo da Vinci ebbe a progettarne intere serre per la residenza milanese di Carlo d'Amboise; famose furono le "orangeries" di Luigi XIV, che numerosi principi stranieri imitarono. Soltanto nel XIX secolo, però, gli agrumi comparvero sulle tavole, benché già se ne decantasse qualche benefica proprietà; già nel 1769 il capitano inglese James Cook aveva sconfitto lo scorbuto fra i suoi marinai caricando le stive delle navi con i limoni, un secolo e mezzo prima di conoscere la vitamina C in essi contenuta. Agli scambi commerciali fra portoghesi e genovesi si deve l'introduzione dell'arancia dolce. Attualmente si distinguono due tipi di arance: le bionde e le sanguigne (o sanguinelle). Fra le prime sono: la bionda comune, che matura prima delle altre; la calabrese, che ha forma tendente all'ovale, e le arance alla vaniglia, del tipo detto anche maltese. Fra le altre si annoverano: i tarocchi, la cui polpa si distingue per le striature rosse; il moro e il sanguinello, che ha buccia sottile. La raccolta delle arance a polpa rossa (sanguinello, tarocco e moro) copre un arco di diversi mesi, che va da ottobre a giugno. L'area geografica di produzione è la Sicilia orientale ma soprattutto Adrano (CT) e il territorio circostante Paternò (CT) sono noti per la produzione delle arance rosse di Sicilia, cui è stata assegnata la Igp (indicazione geografica protetta); anche le arance rosse di Enna, Ragusa e Siracusa hanno ricevuto lo stesso riconoscimento. Frutto della specie delle arance pigmentate, l'arancia rossa è caratterizzata dalla colorazione accesa dell'epicarpo, dovuta alla presenza di pigmenti antociani. La varietà tarocco sembra essere derivata da una mutazione del tipo sanguinello; la sua storia è inserita in un articolo di Sebastiano Cocuzza, pubblicato nel 1929, che pone le origini della varietà verso lo scorcio del XIX secolo. Dalla zona di Francofonte (SR) il prodotto si diffuse a quelle di Lentini (SR), Carlentini (SR), Palagonia (CT) ecc. La varietà moro dovrebbe aver avuto origine agli inizi del XIX secolo, nella zona di produzione dei limoni circostante Lentini (SR). Per quanto concerne il metodo di produzione, l'indicazione geografica protetta "Arancia Rossa di Sicilia" è limitata alle seguenti varietà: tarocco e suoi derivati; moro e suoi derivati; sanguinello e suoi derivati. Le piante che producono le arance rosse siciliane devono trovarsi nelle condizioni ambientali e di coltivazione tradizionali di quella zona, le sole che conferiscono al prodotto che se ne ricava le sue peculiari caratteristiche di qualità. Sin dai tempi più remoti gli agrumi sono stati coltivati in Sicilia; in particolare, le zone collinari e pianeggianti circostanti il vulcano dell'Etna si sono specializzate nella coltivazione di un'unica varietà, la cui produzione viene favorita dalle elevate temperature della zona; queste favoriscono, infatti, la concentrazione di zuccheri e di pigmenti antociani nei frutti. I pigmenti antociani sono gli stessi che conferiscono il tipico sapore dolce. Le varietà sanguinello, tarocco e moro sono state fortemente influenzate dall'ambiente di coltivazione nel corso dei secoli. L'arancia rossa di Sicilia è un esempio evidente dello stretto legame fra gli elementi climatici e le caratteristiche del prodotto; alcune varietà, infatti, se poste in climi diversi, non mostrano le stesse caratteristiche organolettiche che hanno reso queste arance famose in tutto il mondo. Vicinissimo all'arancia è il mandarino, originario della Cina, giunto in Europa soltanto nel XIX secolo; fra gli agrumi più dolci, esiste anche nella versione senza semi. Numerosi sono gli incroci generati dalla moderna frutticoltura, proprio partendo dall'arancia (anche amara) e dal mandarino: è il caso di mandaranci, clementine, tangerini; i più richiesti, perché privi di semi, sono quelli del tipo clementine. Al mondo degli agrumi appartengono anche i pompelmi, i limoni e i cedri; i primi bianchi o nella variante rosa; in gran parte da gustare crudi, al naturale o spremuti. Diverse sono anche le varietà di limone, la cui raccolta dura dall'autunno alla primavera; fra queste, la più diffusa è quella denominata "femminiello". Una storia a parte ha il cedro, la cui buccia si utilizza sotto forma di canditi o per trarne un olio essenziale di odore molto gradevole, che si impiega in profumeria; il succo viene usato per preparare bevande e bibite dissetanti.

 

 

RIPARTIZIONE della SUPERFICIE AZIENDALE

 

SUPERFICIE CONVENZIONALE CONVERSIONE BIOLOGICA TOTALE
SUP. UTILIZZATA - - 120 120
PRATI e/o PASCOLI / / / /
BOSCO / / / /
TARE IMPRODUTTIVE / / / /

 

 

PRODOTTI

 

DESCRIZIONE CATEGORIA NOTE
CLEMENTINE TACLE

Biologico/Organico

 
ARANCE TAROCCO

Biologico/Organico

 
ZUCCA MOSCATO DI PROVENZA

Biologico/Organico

 
ARANCE VALENCIA

Biologico/Organico

 
MANDARINO TARDIVO DI CIACULLI

Biologico/Organico

 
OLIVO NOCELLARA ETNEA

Biologico/Organico

 
ARANCIO TAROCCO

Biologico/Organico

 

 

 

CONTATTI

 

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DOVE TROVARCI

 

Lentini (SR)
Contrada San Giorgio
96016 Sicilia

 

 

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