Schwarhof - Alto Adige

I vini della zona dello Schwarhof in Alto Adige vengono citati per la prima volta in alcuni documenti storici del 1334 e la cultura del vino in questa zona ha sempre avuto una grande tradizione, tanto che anche gli Asburgo ebbero parole di elogio per i vini provenienti da questa località. I vini prodotti nei sette ettari della Tenuta Schwarhof devono la propria qualità anche al particolare clima ai margini della conca di Bolzano e ai terreni composti da loess con sabbia e da sabbia con argilla. Il trecentesco Maso Schwarhof in Alto Adige, acquistato nel 1979, posto a 450 m. di altitudine, domina dall’alto la conca di Bolzano e distende le sue vigne sul fianco scosceso della montagna, secondo la più antica consuetudine vitivinicola del luogo. In azienda convivono tipologie autoctone da sempre legate alla vallata quale Schiava, coltivate a pergola, e vitigni altoatesini più noti, quali il Lagrein ed il Gewürztraminer con impianti realizzati a spalliera. Sia la produzione dei vini bianchi che quella dei rossi è la rigorosa espressione di questo territorio e della secolare esperienza dei suoi abitanti. Esperienza che i vignaioli di queste zone sono stati costretti ad acquisire per far fronte alla difficoltà quotidiana del curare i vigneti praticamente senza l’ausilio di mezzi meccanici, misurandosi per di più con il clima mutevole e a tratti ostile della montagna. Rainer Loacker ed i figli Hayo, l´enologo delle tre aziende, e Franz Josef, direttore vendite, eseguono gran parte del lavoro nel vigneto manualmente secondo il costume altoatesino, ma naturalmente la grande innovazione è la scelta di utilizzare per la cura delle viti e del terreno, esclusivamente principi naturali e omeopatici. Questo modo di procedere richiede tempi lunghi, grande pazienza e determinazione e mal si concilia con la logica consumistica di un’agricoltura quantitativa anziché qualitativa, ma da qui hanno preso le mosse gli studi e la sperimentazione, i cui risultati sono stati applicati in seguito e sempre con grande successo nelle altre aziende vinicole.

Corte Pavone - Montalcino

Sedotto e affascinato dalla straordinaria meraviglia dei colori, dei profumi e dell’armonia perfetta e antico del paesaggio toscano Rainer Loacker acquista nel 1996 una proprietà di 91 ettari a Montalcino: Corte Pavone. Guidato da passione e volontà, oltre che dalla decennale esperienza acquisita in Alto Adige, decise di cimentarsi nella produzione dei grandi vini autoctoni toscani, a dispetto del manifesto scetticismo degli abitanti del luogo, convinti che fosse quasi impossibile produrre un grande Brunello di Montalcino a più di 500 m. di altitudine. Ma l’obiettivo di creare vini di qualità è stato raggiunto anche e soprattutto grazie alla natura limo-argilloso galestrosa dei suoli, all’ esposizione dei vigneti sud, sud-est, sud-ovest, ed alla selezione di una decina di cloni particolarmente predisposti ad adattarsi al terroir della zona. Attualmente a Corte Pavone con i suoi 17 a vigneto oltre al vitigno Sangiovese Grosso per la maggior parte, deputato alla produzione di Brunello e Rosso di Montalcino, trovano un perfetto habitat i vigneti di Cabernet Sauvignon, Merlot e Moscato Rosa. In quest’azienda, come nelle altre proprietà della famiglia vigono i principi dell’agricoltura biodinamica, in sintonia con il rispetto per la tradizione e la tipicità del luogo. Il Brunello di Corte Pavone conserva infatti la componente austera e l’eleganza originale, seppure arricchita con note moderne che ne esaltano il carattere unico nel suo genere. Oggi a Montalcino si produce il grande Brunello di Montalcino, il Rosso di Montalcino (di ognun vino vengono prodotti ca. 40 000 bottiglie all´anno) e un cuvée di Cabernet Sauvignon e Merlot (ca. 5000 bottiglie) che porta il nome di “Levante”. Recentemente è iniziata anche la produzione di un vino da dessert, “Rosa dei venti”, con uve Sangiovese e Moscato (ca. 3000 bottiglie). E poi esce fuori una delicata Grappa di Brunello.

Valdifalco – Maremma Toscana

La Maremma di Valdifalco nella zona a sud di Grosseto, è da dieci anni la nuova frontiera del vino, e l’azienda, 64 ettari totali di estensione, collocata in felice posizione nelle immediate vicinanze del Parco Naturale dell’Uccellina, consta di 22 ettari di vigneto impiantati fra i dieci e i 60 m. sul livello del mare. Le vigne godono della protezione esercitata dalla vegetazione del parco che blocca i venti salmastri provenienti dalla costa. La proprietà (acquistata nel 1999) coniuga microclima ideale e suoli particolarmente adatti alla coltura dei vitigni selezionati: Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah. Nasce qui un Morellino di Scansano di carattere, tradizionale, ma ricco di una nuova raffinatezza che ne esalta le caratteristiche originali. Nei vigneti di Valdifalco si producono anche vini IGT, che spaziano su diverse fasce di prezzo; vini che in ogni caso sposano le qualità dei vitigni internazionali con i profumi ed i caratteri della Maremma. Il Morellino di Scansano DOCG, fruttato e allo stesso tempo intenso e che nelle annate migliori diventa anche una qualità riserva; un Syrah in purezza dal nome “Lodolaia” e il cuvée Granfalco con cinque diverse uve (Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Primitivo) rappresentano il top dei prodotti di Valdifalco.